L’imposizione dei redditi derivanti dalla sharing economy rappresenta uno dei principali problemi.
Evidentemente difficile imporre un bene / servizio utilizzato da più persone.
Prendiamo il caso di Bla Bla Car.
La piattaforma mette in contatto proprietari di autoveicoli con persone che hanno la stessa meta. I
passeggeri danno al proprietario / autista un compenso per coprire i costi di trasporto.
Non viene pertanto generato alcun utile. Lo Stato vorrebbe avere la sua fetta di torta ma non siamo
in presenza di nessuna torta. L’autista ed i passeggeri si aiutano unicamente vicendevolmente.
Sarebbe pertanto assurdo che per pochi centesimi sia necessario riempire una dichiarazione.
Queste zone grigie vengono sfruttate dalla sharing Economy senza alcun timore.
Ed è cosi che alcuni autisti di Uber non possiedono nessun tipo di licenza di taxi, con grande
disappunto dei conduttori di taxi ufficiali che devono attenersi ad ogni tipo di normative dello Stato
stesso che perde evidentemente entrate fiscali.
Due sono pertanto le proposte:
Giancarlo Codoni